Potete scrivere i testi per il sito di uno studio di architettura? Beh è un po’ fuori dalla nostra area di competenza, ma possiamo parlarne.
La richiesta ci è arrivata da Studio Olga, uno studio di graphic design con cui collaboriamo. Il cliente uno studio di archingegneria orientato alla sostenibilità.
Durante il primo incontro, ci siamo subito trovate allineate: la scelta della parola “cura” ci ha attivato, perché è un concetto che sta molto a cuore anche a noi, ci hanno detto.
Ascoltando Emanuela e Roberta raccontarci del loro lavoro, abbiamo immediatamente rilevato anche una serie di somiglianze con il mondo della salute e della medicina: la relazione con il cliente si configura esattamente come un’alleanza tra un figura competente che però deve ascoltare e coinvolgere nelle decisioni; il modello di progettazione sostenibile ha evidenti punti di contatto con il concetto di salute One Health, tra gli obiettivi del loro lavoro torna continuamente il concetto di benessere, l’importanza dell’educazione e della condivisione del sapere, il forte impatto sociale del loro lavoro.
La richiesta ci è arrivata da Studio Olga, uno studio di graphic design con cui collaboriamo. Il cliente uno studio di archingegneria orientato alla sostenibilità.
Durante il primo incontro, ci siamo subito trovate allineate: la scelta della parola “cura” ci ha attivato, perché è un concetto che sta molto a cuore anche a noi, ci hanno detto.
Ascoltando Emanuela e Roberta raccontarci del loro lavoro, abbiamo immediatamente rilevato anche una serie di somiglianze con il mondo della salute e della medicina: la relazione con il cliente si configura esattamente come un’alleanza tra un figura competente che però deve ascoltare e coinvolgere nelle decisioni; il modello di progettazione sostenibile ha evidenti punti di contatto con il concetto di salute One Health, tra gli obiettivi del loro lavoro torna continuamente il concetto di benessere, l’importanza dell’educazione e della condivisione del sapere, il forte impatto sociale del loro lavoro.
Le due socie di Archingreen Emanuela e Roberta non sono solo delle clienti per lo studio Olga, sono anche amiche, con loro condividono gli spazi di lavoro. Per questo voleva che il risultato finale fosse della massima qualità. E la misura di questa qualità era nell’espressione poetica dell’identità dello studio.
Scrivere di scienza e di medicina richiede la capacità di scrivere in maniera chiara, di sintetizzare concetti complessi senza impoverirli, la prosa deve essere piana, le metafore vanno scelte per la forza esplicativa più che per il potere evocativo. In base al pubblico sappiamo usare anche linguaggi più o meno tecnici, più o meno divulgativi. In questo caso la sfida era lavorare su un linguaggio diverso, un linguaggio che aprisse l'immaginazione.
Scrivere di scienza e di medicina richiede la capacità di scrivere in maniera chiara, di sintetizzare concetti complessi senza impoverirli, la prosa deve essere piana, le metafore vanno scelte per la forza esplicativa più che per il potere evocativo. In base al pubblico sappiamo usare anche linguaggi più o meno tecnici, più o meno divulgativi. In questo caso la sfida era lavorare su un linguaggio diverso, un linguaggio che aprisse l'immaginazione.
Come abbiamo lavorato?
Tantissimo ascolto, attraverso interviste in cui Roberta ed Emanuela a turno ci hanno raccontato i loro progetti. Alcune domande più evocative, per far emergere i valori, soprattutto tanta curiosità da cui nascevano ancora altre linee di esplorazione. Poi, davanti al pc, tanto studio, per conoscere meglio alcuni aspetti tecnici, e per seguire e annodare alcuni fili teorici.
Per scrivere dei testi poetici, bisogna attingere al proprio bagaglio personale, non ci sono altri modi. Quindi l’ascolto in questo caso diventava anche un autoascolto, di quello che l’intervista aveva suscitato, di ricordi, di emozioni, di letture e di pensieri.
La stesura dei testi dei progetti partiva da un’immagine, da un concetto che rappresenta l’anima di quel progetto e costituisce l’ossatura della narrazione. Da lì cominciavano a dipanarsi le parole, ma con una modalità decisamente nuova per me: cura del ritmo.
Tantissimo ascolto, attraverso interviste in cui Roberta ed Emanuela a turno ci hanno raccontato i loro progetti. Alcune domande più evocative, per far emergere i valori, soprattutto tanta curiosità da cui nascevano ancora altre linee di esplorazione. Poi, davanti al pc, tanto studio, per conoscere meglio alcuni aspetti tecnici, e per seguire e annodare alcuni fili teorici.
Per scrivere dei testi poetici, bisogna attingere al proprio bagaglio personale, non ci sono altri modi. Quindi l’ascolto in questo caso diventava anche un autoascolto, di quello che l’intervista aveva suscitato, di ricordi, di emozioni, di letture e di pensieri.
La stesura dei testi dei progetti partiva da un’immagine, da un concetto che rappresenta l’anima di quel progetto e costituisce l’ossatura della narrazione. Da lì cominciavano a dipanarsi le parole, ma con una modalità decisamente nuova per me: cura del ritmo.
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Il sito è stato sviluppato e integrato con il nostro CMS Tulaan. Grafica a cura di Studio Olga
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